domenica 13 novembre 2011

GOVERNO FIDUCIARIO

Non vorrei che si equivocasse, ma nella attuale fase politica un “ Governo fiduciario” non coincide esattamente con quanto normalmente si intende per fiduciario nel campo del diritto e dell’economia. Il rapporto di fiducia che scaturisce dalla meditata e apprezzata nomina del Prof. Mario Monti a Senatore a vita da parte del Presidente Napolitano, allo stato delle cose dovrebbe avere una valenza che và al di là del contratto e del patrimonio. Perché oltre a quella dei cittadini, che in questo momento, contrariamente a quanto potrebbe sembrare aguzzano la massima attenzione, il Presidente del Consiglio designato, deve richiedere e raccogliere la fiducia di tutte le parti politiche presenti nel paese, siano esse di maggioranza che di opposizione. Tutti devono poter confidare senza riserve nel Governo che dovrà nascere e quindi “il chiamato” a traghettare la crisi, non solo deve essere all’altezza del compito, ma deve poter contare sull’apporto di chi lui stesso per primo ritiene utile e necessario per poter raggiungere il mandato ricevuto, ma dovrà essere accompagnato dal consenso costante e sicuro delle forze politiche presenti in parlamento. E’ evidentemente una fase straordinaria nella quale vanno ricercate e inventate tutte quelle misure finanziarie, economiche e di sviluppo, calibrate al bene comune e ai valori sociali che sterilizzino e tengano lontani i pericoli delle speculazioni europee ed internazionali e consolidino il ruolo dell’Italia in Europa. Ovviamente a queste misure sono chiamate a concorrere tutte le parti politiche e sociali, e da qui ne và il loro futuro, che gli elettori sapranno e dovranno valutare attraverso un severo controllo delle scelte. Abbiamo detto che “la politica è arte di governo e impegno di servizio”, bene in questo momento i cittadini sono chiamati a svolgere un servizio importante per il bene comune e per il Paese; agevolare le scelte necessarie per uscire dalla crisi, vigilare responsabilmente sulle azioni e i comportamenti delle forze politiche e sociali e concorrere in maniera ragionata e attiva al rinnovamento della classe politica che ci condotto a questa situazione. Ma affinché queste non rimangano semplici affermazioni va’ riproposto l’invito a dare un forte contributo di credibilità e di sostegno diretto della società civile alla politica. Realizzare innanzitutto un luogo di incontro culturale dove i cittadini che desiderano partecipare alla vita del proprio paese e contribuire alla scelte necessarie per favorirne la crescita e lo sviluppo, affrontino, dibattono e studino, i temi e le problematiche dell’Alta Politica e della Buona Amministrazione. Un luogo di dialogo e di confronto, un “Osservatorio” insomma, in cui in un sereno clima di consapevole responsabilità e spirito costruttivo, ci si proponga l’obiettivo di far crescere nei cittadini, uomini e donne, ma soprattutto nelle nuove generazioni, la cultura dei valori etici e del bene comune per la partecipazione ad una azione politica basata sui principi di libertà, solidarietà, democrazia, laicità e giustizia, rispetto e salvaguardia dei valori della dignità umana, della vita e della famiglia.

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